Apple accelera il passaggio di produzione in India e Vietnam

Apple accelera sull'uscita dalla Cina.

Secondo Bloomberg che riporta il parere degli analisti di Counterpoint Research, il gigante americano aprirà presto nuove fabbriche di produzione in India e in Vietnam, per chiudere i propri legami con le industre cinesi.

Proprio l'India rappresenterebbe una scelta fondamentale per Apple, con gli analisti che individuano nella vasta popolazione e nell'alto tasso di natalità i motivi principali per spostare la produzione da un mercato notoriamente incentrato sulle fabbriche interne, la Cina, ad uno più aperto alla collaborazione, con il supporto del Vietnam, che offre costi di manodopera inferiori.

Per Ivan Lam e Shenghao Bai di Counterpoint Research, la volontà di Apple avrebbe spinto i suoi stessi partner, come Foxconn, a ridurre la presenza in Cina, a favore di mercati emergenti, come quello indiano. "Foxconn e Pegatron hanno già investito in fabbriche, linee di produzione e formazione del personale in India" scrivono. Come riporta Bloomberg, i partner sposteranno fino al 30% della loro capacità di produzione nei due Paesi e in altri, tra cui il Brasile. Nello specifico, il Vietnam ospita già 21 fornitori di Apple, pronti a realizzare computer e accessori. Ma non l'iPhone, che vede una catena gestita principalmente a Zhengzhou, nella provincia di Henan in Cina, dove sono impiegati oltre 300.000 lavoratori. La migrazione è però vicina e vede l'India sempre più centrale nelle politiche della Mela. Stando agli ultimi dati di Counterpoint, gli smartphone prodotti in India sono cresciuti del 16% nel secondo trimestre di quest'anno, raggiungendo oltre 44 milioni di unità. Un numero che porta gli analisti ad affermare che "ora è possibile, per gli stabilimenti in India, produrre gli iPhone 14 quasi contemporaneamente alle fabbriche in Cina".