Olimpiadi italiane di cybersecurity nel segno delle ragazze

Si sono chiuse le iscrizioni per l'edizione 2023 delle Olimpiadi italiane di cybersecurity, l'iniziativa voluta dal Cybersecurity National Lab del Cini e coordinata anche dalla Fondazione Serics, Security and Rights In the CyberSpace, presentata nei giorni scorsi all'Università di Salerno.

Rispetto al 2022, quest'anno le cosiddette "OliCyber" registrano più del doppio degli iscritti, con una importante crescita tra le file delle ragazze (+296%) e delle persone che non si riconoscono in alcun genere (+75%).

"La nostra comunità sta facendo passi da gigante nell'abbattimento di certe barriere culturali derivate da epoche meno inclusive, che hanno finito per tagliare fuori una quantità incalcolabile di talenti inespressi" ha sottolineato Gaspare Ferraro, coordinatore di CyberChallenge.IT e OliCyber. Dopo le selezioni scolastiche del 17 dicembre, i partecipanti dovranno affrontare le prove territoriali del prossimo 18 marzo, dalle quali emergeranno i cento finalisti in corsa per il podio, il prossimo 27 maggio.

Riguardo alla provenienza degli aspiranti hacker etici, dal Meridione arriva la spinta maggiore, con le province di Cosenza e Bari prime classificate per adesione, rispettivamente con 438 e 284 iscritti. Seguono Milano (221), Salerno (217) e Roma (191). Il 65% dei ragazzi ha tra i 16 e i 17 anni. OliCyber fa parte - insieme a CyberChallenge.IT e CyberTrials, della filiera di formazione sulla cybersicurezza del Laboratorio e della Fondazione Serics, che si inserisce all'interno del Piano di Implementazione della Strategia Nazionale di Cybersicurezza (2022-2026). Al loro fianco anche CyberHighSchools, programmi con cui studenti e professori hanno accesso a corsi avanzati e di aggiornamento su materie tecniche e scenari di difesa informatica.