Signal, la chat usata da Snowden, chiede donazioni a utenti

MILANO, 06 DIC - Signal, la chat alternativa a Whatsapp usata anche da Edward Snowden e che ha fatto della privacy il suo punto di forza, chiede un aiuto economico agli utenti.

Lo fa introducendo una nuova funzione che permette agli iscritti di effettuare donazioni alla piattaforma.

La mossa, secondo gli sviluppatori, servirebbe a fare a meno, per il momento, dei fondi derivanti dall'introduzione di pubblicità o dal logiche conseguenti servizi premium a pagamento.
"Stiamo costruendo un diverso tipo di tecnologia, in cui i tuoi dati rimangono nelle tue mani, ma questo prevede anche un diverso tipo di organizzazione tecnologica" si legge in un blog post ufficiale. Gli utenti possono donare una quota fissa mensile o contributi una tantum, attraverso le piattaforme Google Pay ed Apple Pay, che si riferiscono ai due sistemi operativi in uso sugli smartphone, Android o iOS. I tre i livelli di donazione, ad oggi attivati solo per il mercato statunitense, prevedono tagli da 5, 10 o 20 dollari. Il rinnovo automatico dell'offerta sarà interrotto se, nell'arco del mese, l'utilizzatore non apre Signal oppure la disinstalla. La donazione mensile potrà riprendere al ciclo successivo. L'app di chat è sostenuta dalla Signal Foundation, un soggetto che non riceve denaro e finanziamenti, da parte di aziende, inserzionisti o azionisti.
A inizio anno, Signal ha superato 50 milioni di installazioni su Android anche a seguito delle critiche mosse a WhatsApp sull'introduzione di nuove politiche di utilizzo e del lungo blackout che ha interessato le piattaforme di Meta (Facebook, WhastApp, Instagram e Messenger) avvenuto lo scorso ottobre.